FASE 1 – Coltivazione della canapa su area inquinata
Nella primavera del 2021 venne individuato, nell’ambito delle proposte di collaborazione ricevute da aziende agricole delle aree interessate dall’inquinamento dell’ILVA, un terreno inquinato da fitodepurare e di cui erano note le concentrazioni di microinquinanti presenti, procedendo al piano di coltivazione e alla semina di non meno di 10 Kg di seme di una specie (monoica), ai fini della produzione di biomassa secca (canapulo e fibra) necessaria per le analisi dei residui inquinanti e per la successiva fabbricazione a mano della carta.
Qualora fossero state in corso tali coltivazioni anche pilote o sperimentali, si sarebbe provveduto ad acquisirne un quantitativo adeguato (almeno 600 Kg) pari a circa 3 rotoballe (di 200 Kg ciascuna) di piante di canapa sativa secca.